Storia del movimento operaio italiano

 

"Non vi può essere movimento, vita, progresso operaio là dove la classe lavoratrice non è in possesso delle libertà costituzionali che le permettano di ascendere. La lotta del proletariato è una lotta per la libertà".

Collana: Storica
Pubblicato: 23/02/2024
Formato: 14x21
Pagine: 608
ISBN: 9788832104899

Edito per la prima volta nel 1947, il volume di Rinaldo Rigola si prefigge l’obiettivo di affrontare globalmente uno dei movimenti più importanti della nostra storia, quello operaio italiano. L’autore “interrompe” la sua narrazione nel 1926, poiché – come si precisa nella Prefazione – è in quell’anno che “cessò definitivamente in Italia la libertà di associazione tanto politica, che sindacale”, senza la quale esso non poteva esistere.

Un testo ancora oggi fondamentale per coloro che intendono comprendere al meglio questo fenomeno, dagli albori fino all’“ultimo residuo del movimento operaio libero”.

Rinaldo Rigola

Sindacalista e politico italiano, fondatore e segretario per 12 anni della CGdL. Figlio di un tintore tessile e di una stiratrice, iniziò a lavorare fin da giovanissimo (all’età di 16 anni). Svolse un’intensa opera di pubblicista e di propagandista, che portò avanti anche dopo essere diventato cieco per via di un incidente sul lavoro. Personaggio complesso e controverso, ebbe un ruolo di rilievo nell’organizzazione e nella politica del movimento proletario. È stato direttore di Problemi del lavoro, collaboratore dell'Avanti! e di Battaglie sindacali. Nel 1922 diede vita al Partito Socialista Unitario, insieme a Turati e Treves. Dopo lo scioglimento della CGdL, avvenuto nel 1926, fondò a Milano l’Associazione Nazionale Problemi del lavoro. Nel dopoguerra, decise di non svolgere più alcuna attività politica.

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