Politiche del welfare e costituzionalismo europeo

Il Rapporto Beveridge ottant'anni dopo
 
a cura di Luigi Troiani 

“Il welfare state è diventato una parte importante del moderno contratto sociale, in evoluzione continua per rispondere ai cambiamenti e alle esigenze di una società e di un’economia che cambiano. È positivo constatare la continua rilevanza del Rapporto Beveridge in Italia e in altri Paesi".

Collana: Storica
Pubblicato: 04/12/2023
Formato: 14x21
Pagine: 272
ISBN: 9791256060245

Per il suo terzo rapporto, l’Osservatorio costituzionale della fondazione Bruno Buozzi ha colto, in accordo con Cnel e l’ambasciata britannica a Roma, l’occasione dell’80° anniversario dall’uscita del Beveridge Report, nel 1942. Gli scritti qui presentati prendono spunto dal documento ispiratore del welfare state nelle democrazie liberali uscite dalla Seconda guerra mondiale, per una riflessione sulla situazione attuale dello Stato sociale in Italia e in Europa.
Gli autori offrono approfondite analisi su temi molteplici, legati dal binomio welfare-diritto costituzionale.

William Beveridge, “riformatore sociale di lunga data” formatosi alla scuola di “Sidney e Beatrice Webb, pionieri del movimento socialdemocratico”, come scrive la viceambasciatrice britannica a Roma, Eleanor Sanders, può essere ancora una valida fonte di ispirazione per le necessarie riforme sociali. Nelle parole di Giorgio Benvenuto, che riprende un’affermazione del curatore, si può aderire ai princìpi dell’economia di mercato e al tempo stesso volere la giustizia sociale, proprio come fece lord Beveridge.
Per il presidente della fondazione Bruno Buozzi, “la coesione sociale non può essere un accessorio dell’economia di mercato né tantomeno può essere monetizzabile. Perché non esiste coesione sociale senza giustizia sociale.”

Il libro riporta, in copia anastatica, estratti dalla prima edizione italiana (1943) del Rapporto Beveridge.

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