Questo libro racconta un paradosso tutto italiano.
Negli anni Settanta brillò luminosa la stella elettorale del più importante partito operaio italiano, il PCI. Contemporaneamente i sindacati di nuovo uniti, conquistarono il centro della scena politica e sociale ottenendo grandi successi, non solo contrattuali ma anche sociali.
Poteva essere la premessa di un grande cambiamento; al contrario, fu solo l'inizio di una lunga incomprensione. Il dialogo si fece tra sordi nel momento in cui il PCI di Enrico Berlinguer arrivò nell'area di governo perseguendo l’attuazione del compromesso storico, una strategia "totalizzante", come la definì Giorgio Napolitano, destinata a entrare inevitabilmente in rotta di collisione con le spinte autonomistiche e unitarie che ispiravano il sindacato.
Antonio Maglie
Giornalista, ha cominciato collaborando con Il Globo e Ore 12. Caporedattore al Quotidiano di Brindisi, Lecce e Taranto, è diventato successivamente inviato speciale del Corriere dello Sport-Stadio. Ha collaborato con l’ufficio stampa della UIL ai tempi della segreteria di Giorgio
Benvenuto, con Ventiquattro, magazine mensile del Sole24ore, con la Fondazione Pietro Nenni dirigendo il Blog e la rivista L’articolo 1. Collabora attualmente con la Fondazione Buozzi per la quale ha scritto La pietà muore all’alba. Buozzi, il Duce e la strage della Storta (Ps editore). Con Giorgio Benvenuto ha scritto Il divorzio di San Valentino. Così la scala mobile divise l’Italia (Bibliotheka), Frammenti d’Italia. In un virus il destino del Paese (Bibliotheka) e I sommersi. Lavoratori disarmati nella sfida con i robot (Ps editore); con Limina ha pubblicato La disfatta. Come hanno sconfitto il calcio italiano.