Il carteggio ritrovato (1957-1978)

Aldo Moro – Pietro Nenni
Introduzione di Renato Moro; Prefazione di Marco Damilano e Fabio Martini; A cura di Stefano Godano, Renato Moro e Antonio Tedesco 

Un carteggio, in parte inedito, tra due uomini diversi, per estrazione politica e ideologica, per carattere e temperamento ma uniti dall’esigenza di dare una forte spinta alla modernizzazione del Paese.

Collana: Storica
Pubblicato: 19/04/2024
Formato: 14x21
Pagine: 300
ISBN: 9791256060306

Il fitto carteggio – in gran parte conservato nell’Archivio storico della Fondazione Pietro Nenni e in gran parte inedito – si compone di oltre 300 tra lettere, biglietti e telegrammi. Consente di ricostruire il rapporto umano e politico che si venne a formare, soprattutto nel corso degli anni Sessanta, tra i due leader politici.

La loro collaborazione, nei cosiddetti “governi di centro-sinistra”, pur tra difficoltà e ostracismi, consente al Paese di raggiungere importanti risultati nell’ambito dei diritti dei lavoratori, dei diritti civili, del Welfare State e del contenimento degli squilibri economici dei territori, dopo il frenetico boom economico.

Nel volume emergono diversi elementi di interesse per gli storici e per coloro che intendono approfondire una stagione importante della vita politica italiana. In primo luogo, con un angolatura nuova, le vicende e le dinamiche che hanno contraddistinto l’azione dei governi di centro-sinistra e le spinte politiche provenienti dai due principali partiti della coalizione: il PSI e la DC, spesso in aperta contrapposizione.

Poi, gli aspetti connessi al rapporto di stima e di fiducia che si viene a creare tra i due statisti, sin dalla fine degli anni Cinquanta.

Un rapporto umano, quello tra Pietro Nenni e Aldo Moro, due tra i maggiori protagonisti della vita politica italiana del ’900, che si conserva ben oltre la fase della collaborazione governativa e si spinge fino agli ultimi giorni di vita del leader democristiano.

Aldo Moro

(Maglie, 23 settembre 1916 - Roma, 9 maggio 1978), statista immune «alle dolci lusinghe dell’utopia», ma anche al «fascino maschio della decisione», è stato tra i fondatori della Democrazia Cristiana e suo rappresentante all’Assemblea Costituente. Segretario della DC dal 1959 al 1964, presidente nel 1976, ministro più volte e per cinque presidente del Consiglio, ha guidato esecutivi di centro-sinistra tra il 1963 e il 1968 con i socialisti, e tra il 1974 e il 1976, promuovendo la cosiddetta “strategia dell’attenzione” verso il Partito Comunista Italiano attraverso il compromesso storico. Nel maggio del 1978 viene rapito dalle Brigate Rosse e barbaramente ucciso.

Pietro Nenni

(Faenza, 9 febbraio 1891 – Roma, 1° gennaio 1980), politico e giornalista, è stato leader storico del Partito Socialista Italiano. Cresciuto in orfanotrofio, durante la guerra di Libia sfida i carabinieri di Giolitti e viene imprigionato, esperienza che nel corso della vita ripete per ben otto volte. Negli anni Venti si oppone ai compagni massimalisti che, su indicazione di Mosca, intendono liquidare il PSI. Per quasi vent’anni combatte il fascismo dall’esilio e negli anni Cinquanta sfida la perdurante eredità dello stalinismo in Italia. Nel decennio successivo è vicepresidente del Consiglio nel primo governo di centro-sinistra presieduto da Aldo Moro.

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