Rinaldo Rigola e il movimento operaio nel biellese è stato pubblicato per la prima volta nel 1930 e ha il pregio di narrare, tramite il racconto della classe operaia e, soprattutto, del movimento operaio biellese, anche le vicende personali dell’autore. Un cammino che si svolge di pari passo: il racconto autobiografico di Rigola si intreccia agli eventi fondamentali della nostra storia – ma, più nello specifico, della storia di una parte dell’Italia – e ai personaggi di spicco di quell’area.
Rigola, con il suo linguaggio scorrevole e l’ausilio di espressioni in piemontese, ci restituisce un volume puntuale e appassionato sulla storia sociale di una realtà territoriale a lui molto cara.
Rinaldo Rigola
Sindacalista e politico italiano, fondatore e segretario per 12 anni della CGdL. Figlio di un tintore tessile e di una stiratrice, iniziò a lavorare fin da giovanissimo (all’età di 16 anni). Svolse un’intensa opera di pubblicista e di propagandista, che portò avanti anche dopo essere diventato cieco per via di un incidente sul lavoro. Personaggio complesso e controverso, ebbe un ruolo di rilievo nell’organizzazione e nella politica del movimento proletario. È stato direttore di Problemi del lavoro, collaboratore dell'Avanti! e di Battaglie sindacali. Nel 1922 diede vita al Partito Socialista Unitario, insieme a Turati e Treves. Dopo lo scioglimento della CGdL, avvenuto nel 1926, fondò a Milano l’Associazione Nazionale Problemi del lavoro. Nel dopoguerra, decise di non svolgere più alcuna attività politica.