Pietro Nenni e la Grande guerra

 

“La guerra cessava d’essere una idea per diventare un fatto, ed ognuno ne era turbato. Io lasciavo a casa, mia madre, mia moglie e due figliole di quattro e tre anni; tutto il nostro avere consisteva in duecento lire che dividemmo, metà per quelli che restavano, metà per me come viatico di viaggio”.

Collana: Storica
Pubblicato: 11/12/2018
Formato: 14x21
Pagine: 192
ISBN: 9791256060061

Repubblicano e di formazione mazziniana, il giovane Nenni si schierò convintamente, fin dal primo colpo di cannone, per l’intervento italiano al fianco dell’Intesa: vedeva nella guerra all’Austria il completamento dell’Unità nazionale con l’acquisizione di Trento e Trieste. L’esperienza al fronte fu vissuta in prima linea ma dietro l’angolo si celavano delusioni e amarezze. Aveva visto morire migliaia di soldati, sofferto la fame e il freddo, convinto che alla fine della guerra sarebbe sorto dalle ceneri un mondo migliore. Invece la smobilitazione fu una grande delusione. Il trattamento che ebbero i soldati, alla fine di una lunga e massacrante guerra lasciò l’amaro in bocca. La conferenza di Versailles era stata iniqua ed aveva svelato il vero volto dell’imperialismo.

Per Nenni la guerra fu una lezione di marxismo, una lezione che contribuì al suo travaglio interiore che lentamente lo portò ad abbandonare le idee repubblicane tanto a lungo professate per schierarsi convintamente dalla parte dei lavoratori e del popolo socialista.

Antonio Tedesco

È nato a San Giovanni Rotondo nel 1982, è Direttore scientifico della Fondazione Pietro Nenni e dottorando in Studi storici presso l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo. Studioso di storia del federalismo e del socialismo italiano è autore di numerosi volumi e articoli su riviste scientifiche. Con Arcadia Edizioni ha pubblicato Fermate i socialisti, la strage di San Giovanni Rotondo del 14 ottobre 1920 (nel 2020), Terra rossa. La miniera Montecatini di San Giovanni Rotondo (1936-1973) dall’autarchia al sogno della grande industria (nel 2022), Pietro Nenni e la Grande guerra (nel 2023). Con Alessandro Giacone ha curato il volume Anima socialista, Nenni e Pertini in un carteggio inedito (nel 2020). Nel 2023 vince il Premio Fiuggi storia con il libro Vittoria Nenni. N. 31635 di Auschwitz (Arcadia Edizioni).

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