Europa socialista

L’europeismo genetico nel socialismo italiano e il suo contributo al processo di integrazione europea
Introduzione di Umberto Gentiloni Silveri 

L’autore, attraverso un elaborato studio, individua nella cultura socialista italiana una predisposizione “genetica” all’europeismo, comprendendone le caratteristiche, i limiti e le zone d’ombra.

Collana: Storica
Pubblicato: 20/06/2023
Formato: 14x21
Pagine: 232
ISBN: 9788832104738

Socialismo e sogno europeo sono elementi propri di un discorso politico e culturale che affonda, secondo l’autore, nella lunga promessa della rivoluzione proletaria delineatasi nell’Ottocento.

L’avvento del socialismo, in altre parole, come realizzazione contestuale di un’Europa dei lavoratori nella quale – e solo in quella dimensione – il disegno europeo acquista il suo senso progressista, democratico, pacifista ed emancipatore. Fu questo il cuore della riflessione di figure centrali del socialismo italiano e del sogno europeista (gli “Stati Uniti d’Europa”), a partire da uno dei padri nobili, Filippo Turati, per passare a personaggi come Eugenio Colorni, accanto ai più noti politici come Basso, Nenni, Lombardi, Morandi, Rollier e molti altri citati in questo lavoro.

Il federalismo europeo di marca socialista, strutturalmente antifascista, diventa una delle anime dell’utopia egualitaria, differenziandosi dal progetto perseguito dai partiti comunisti; ma è un’anima minoritaria, nei limiti condizionanti imposti dalla Guerra Fredda.

Dalla prefazione di Umberto Gentiloni Silveri.

Federico Testa

Classe 1997, è laureato in Scienze storiche all’Università La Sapienza di Roma. I suoi interessi si rivolgono maggiormente verso la storia contemporanea, attraverso l’approfondimento delle vicende italiane, la Guerra Fredda, il processo d’integrazione europea e le dottrine politiche, con particolare attenzione al pensiero socialista ed al suo legame con l’europeismo.

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