Socialismo e sogno europeo sono elementi propri di un discorso politico e culturale che affonda, secondo l’autore, nella lunga promessa della rivoluzione proletaria delineatasi nell’Ottocento.
L’avvento del socialismo, in altre parole, come realizzazione contestuale di un’Europa dei lavoratori nella quale – e solo in quella dimensione – il disegno europeo acquista il suo senso progressista, democratico, pacifista ed emancipatore. Fu questo il cuore della riflessione di figure centrali del socialismo italiano e del sogno europeista (gli “Stati Uniti d’Europa”), a partire da uno dei padri nobili, Filippo Turati, per passare a personaggi come Eugenio Colorni, accanto ai più noti politici come Basso, Nenni, Lombardi, Morandi, Rollier e molti altri citati in questo lavoro.
Il federalismo europeo di marca socialista, strutturalmente antifascista, diventa una delle anime dell’utopia egualitaria, differenziandosi dal progetto perseguito dai partiti comunisti; ma è un’anima minoritaria, nei limiti condizionanti imposti dalla Guerra Fredda.
Dalla prefazione di Umberto Gentiloni Silveri.