Napoleone Colajanni
Napoleone Colajanni

Nacque nel 1847 a Castrogiovanni da padre antiborbonico. Seguì Garibaldi e combatté ad Aspromonte, a Bezzecca, a Mentana. Nel 1869 rimase in carcere per nove mesi perché cospiratore repubblicano. Si laureò in Medicina a Napoli nel 1871.

La sua vita parlamentare cominciò nel 1890, quando venne eletto a Caltanissetta, e si prolungò fino al 1921. Combatté Giolitti per lo scandalo della Banca Romana; poi contro Crispi, responsabile della repressione dei Fasci siciliani. Sostenne energicamente la legge per gli infortuni sul lavoro e prese parte attiva alla battaglia parlamentare contro Pelloux, che intendeva limitare – dopo i fatti di Milano – le libertà costituzionali.
Nel 1901 divenne ordinario di Statistica a Napoli. Collaborò a numerosi giornali e riviste, anche estere. Fu studioso di problemi demografici. In molte occasioni si trovò a fianco degli uomini dell’Estrema Sinistra: in altre dissentì, ad esempio quando difese il dazio sul grano. Nel 1911 si oppose con molta energia all’impresa di Tripoli. Sostenne la necessità dell’intervento dell’Italia contro gli Imperi Centrali. La divergenza con i socialisti si acuì ancor più nel periodo tumultuoso del dopoguerra.

Visse lavorando sempre e in povertà. Morì nel 1921.

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